Spariscono e basta

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Non c'è niente di male.

Gloria continua a ripeterlo a se stessa, mentre attraversa il centro della città. A quest'ora Salò sembra l'ambientazione perfetta per un film: il lago nero, le luci colorate dall'altra parte della riva, il silenzio quasi magico.

Non c'è niente di male.

E allora perché questo senso di colpa? Perché si sente sporca, con i vestiti impregnati dall'odore di marijuana ed un preservativo usato nascosto nella borsetta. I signori anziani seduti sulle panchine la guardano passare e nemmeno la vedono, assorti nei loro pensieri. Ma Gloria vede in quegli occhi disprezzo per quello che ha appena fatto. 


Non c'è niente di male.

Ed è vero, non ha ucciso nessuno, a parte se stessa. Sono mesi che passa le sere a fumare e parlare con chiunque sia disposta ad ascoltarla. A volte attacca bottone anche con qualche sconosciuto. Tutto, pur di non rimanere sola a pensare. Diciassette anni e una vita buttata al vento. 

- E' possibile rovinarsi già a quell'età? 
- Sì, e Gloria lo sa. 

La sua felpa troppo grande, i leggins strappati lungo la cucitura dell'interno coscia, il pacchetto di sigarette che tiene in tasca. Tutti tentativi di mascherare quello che gli psicologi chiamano "disagio adolescenziale", una confortante etichetta che riassume tutto il casino che ha in testa una come lei. 

Me la mettono giù come se fosse una cosa normale, come se tutti si sentissero come me.
Ma non è così. 

Cristina, Alessandra, Veronica, loro non stanno come Gloria. Loro sono sicure di se stesse e sono brave a scuola, nessuno le riprende mai. Lei invece ha quattro debiti e dà troppe rispostacce.

Ma perché sono così?

Si è trovata ad essere nemica di se stessa e non fa altro che danneggiarsi. Troppe canne, troppi ragazzi di cui non le importa nulla e che se ne fregano di lei. Avrebbe bisogno di sostegno, ma le sue urla sono mute e gli altri non la sentono. Sparisce nel centro di Salò, e nessuno la ferma per chiederle come sta o dove sta andando.

Quelle come lei spariscono e basta.

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